Yogurt Barikama

Incontro alla Bottega

Causa Maltempo, si rimanda la presentazione al prossimo sabato, 11 Febbraio alle 17.30. Il cantante è bloccato a Firenze e beh, anche perchè sarà difficile di arrivare alla bottega.

Sabato 4  Febbraio, Sabato 11 Febbraio, alle 17.30 ci sarà la presentazione dello yogurt Barikamà, nella Bottega Kinkelibà a Via Macerata, 54, Pigneto. Il progetto di microreddito, nasce con il sostegno della CSOA ExSnia e GasPigneto che compra il loro yogurt da un anno. I ragazzi di Barikamà faranno una breve presentazione del loro progetto e allestiranno una degustazione dello yogurt per conoscere altri Gruppi di Acquisto Solidali. Lo yogurt biologico fatto con il latte fresco di Biolà, sarà preparato in diversi modi e porteranno anche dei barattoli di yogurt da comprare.

Il Progetto Barikamà

Yogurt Barikama è un progetto di micro reddito nato nel Marzo 2011 e gestito da Suleman, Aboubakar e Daouda tre lavoratori Africani che vivono a Roma dopo aver partecipato alle rivolte di Rosarno del Gennaio 2010 contro lo sfruttamento dei braccianti agricoli.

Il progetto Yogurt Barikama’ ha le seguenti finalita’:
– garantire un, se pur micro, reddito a chi non ne ha  e sta avendo enormi difficolta’ a trovare un lavoro
– essere un attivita’ per riacquistare fiducia, iniziativa, soddisfazione, speranza
– essere un opportunita’ di crescita, per stabilire una rete umana e politica di contatti, per fare pratica di italiano

Lo Yogurt Barikama’ si vende ai mercati t/Terra ed ai GAS Pigneto (via Macerata), Torpignattara (via Bordoni), Quadraro (CSOA Spartaco), Citta’ dell’Utopia, Monte Mario (via Giovanni Marchesini).

Poter vendere ad altri GAS gli permetterebbe di avere un ordine sicuro (no rischi di rimanenze), rendere piu’ sostenibile il progetto riducendo le ore di lavoro e relazionarsi con consumatori critici.

Ingredienti: Latte intero Biola’.
Durata in frigorifero: minimo due settimane.

Così Viene Fatto lo Yogurt:

Barattoli:  vengono controllati, in modo particolare i tappi, lavati con il sapone e sterilizzati a vapore, perche’ raggiunge una temperatura maggiore della bollitura dell’acqua.
Riutilizzano i barattoli per ridurre i rifiuti, risparmiare energia e per la sostenibilita’ economica del progetto. Se avete barattoli in vetro da regalare, gli sono molto utili!

Latte: viene cotto a 90 gradi per 30 minuti, viene fatta scendere la temperatura a 40 gradi immergendo la pentola nel lavandino con acqua fredda, vengono aggiunti i fermenti lattici ed imbarattolato il latte (futuro yogurt).

Latte + Barattoli: I barattoli contenti lo yogurt vengono messi a fermentare in scatole termiche di polistirolo.

Mantenimento e Consegna: Una volta terminata la fermentazione i barattoli vengono tenuti in frigorifero e trasportati ai gas ed ai mercati con ghiacci (tipo quelli delle borse termiche) per mantenere la temperatura.

Tutta la procedura viene fatta in una cucina industriale con piani di acciaio igienizzati.

Ad inizio progetto e’ stato fatto un corso pratico sulle procedure igeniche e sono stati verificati gli apprendimenti.

Garanzie interne al prodotto: Se fossero presenti altri batteri (non quelli dei fermenti lattici) lo yogurt non verrebbe cosi’ compatto e cremoso, lo yogurt e’ un ambiente acido il che non favorisce lo sviluppo del butulino (che invece e’ rischioso per preparazioni come verdure sottolio in quanto contengono anche acqua).
Prezzi barattoli:
piccoli da circa 330 ml = 2 euro
grandi circa 660 ml = 4 euro
Giorno di produzione:

Generalmente lo yogurt e’ pronto il Venerdi’ o il Sabato mattina.

Come Comprare:

Ordini: per sms a Suleman 3271977650 specificando numero barattoli, formato barattoli (grandi o piccoli) e chi li ordina.

Consegna barattoli: a domicilio se minimo 10 barattoli grandi (o simile quantitativo) con aggiunta 2 euro per costo biglietto bus a/r.
Per traggitti brevi l’ordine minimo di barattoli puo’ diminuire.
Ritiro barattoli: presso il CSOA Ex Snia (via Prenestina 173 – altezza Largo Preneste), giorno ed orario da concordare con Suleman.

Sandro Joyeux, la musicista del evento, ha una tecnica chitarristica tutta sua, utilizza la cassa armonica della sua chitarra come grancassa e rullante, intreccia arpeggi dal sapore africano a ritmiche sincopate. Introduce le sue canzoni spiegandone in modo suggestivo la provenienza, il significato, la storia, anche attraverso brevi racconti dei suoi viaggi e dei suoi tanti incontri. Le sue canzoni parlano di città lontane, Dakar, Kinshasa, Kartoum, raccontano storie di villaggi, di bambini soldato, di fiumi e di foreste in pericolo, trascinano il pubblico in un vero e proprio viaggio attraverso la musica le lingue e i dialetti di Algeria, Marocco, Mali, Senegal, Costa d’Avorio, Congo, Madagascar, Francia, Italia e Giamaica.
Il suo essere un “one man band” e la sua devozione per l’autostop gli hanno permesso negli anni di suonare in diverse parti del mondo, da Brooklyn a Bamako, nelle situazioni più disparate incontrando musicisti e maestri con cui ha arricchito il suo stile musicale. La sua ispirazione fortemente votata al racconto di un mondo che migra e si trasforma, ne rende il messaggio quanto mai importante ed attuale.
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